Progetto per la Salute e il Benessere degli Ultra65enni

Allena cuore, mente e muscoli, scegli il verde a tavola e proteggiti con i vaccini

Progetto per la Salute e il Benessere degli Ultra65enni

Allena cuore, mente e muscoli, scegli il verde a tavola e proteggiti con i vaccini

Un progetto per promuovere salute, prevenzione e stili di vita attivi a partire dai 65 anni

InForma65 è un progetto di medicina generale dedicato a chi ha appena compiuto 65 anni, un’età chiave per iniziare un percorso consapevole di salute e benessere.

L’iniziativa nasce con un doppio obiettivo: accompagnare i cittadini in questa nuova fase della vita con informazioni pratiche e strumenti personalizzati per restare attivi e in salute, e fornire ai Medici di Medicina Generale risorse operative per rafforzare il ruolo centrale della prevenzione nella pratica clinica quotidiana.

Il progetto si fonda su evidenze scientifiche aggiornate e promuove uno stile di vita sano, l’adesione consapevole alle vaccinazioni raccomandate, la partecipazione agli screening oncologici, la cura del benessere psicologico e sociale e la prevenzione della fragilità.

Un progetto per promuovere salute, prevenzione e stili di vita attivi a partire dai 65 anni

InForma65 è un progetto di medicina generale dedicato a chi ha appena compiuto 65 anni, un’età chiave per iniziare un percorso consapevole di salute e benessere.

L’iniziativa nasce con un doppio obiettivo: accompagnare i cittadini in questa nuova fase della vita con informazioni pratiche e strumenti personalizzati per restare attivi e in salute, e fornire ai Medici di Medicina Generale risorse operative per rafforzare il ruolo centrale della prevenzione nella pratica clinica quotidiana.

Il progetto si fonda su evidenze scientifiche aggiornate e promuove uno stile di vita sano, l’adesione consapevole alle vaccinazioni raccomandate, la partecipazione agli screening oncologici, la cura del benessere psicologico e sociale e la prevenzione della fragilità.

Un nuovo inizio per prenderci cura di te, insieme

Hai appena compiuto 65 anni? Ti facciamo i nostri più sinceri auguri!
Questo momento non è solo un traguardo: è l’inizio di una nuova fase della vita, fatta di maggiore consapevolezza, nuove scelte e nuove possibilità per stare bene, fisicamente e mentalmente.

InForma65 è il progetto pensato proprio per te, per accompagnarti in questo percorso con informazioni chiare, strumenti utili e suggerimenti pratici.
Non sei solo: accanto a te c’è il tuo Medico di Medicina Generale, pronto a guidarti e a sostenerti nelle decisioni che riguardano la tua salute.

Perché i 65 anni sono un’età speciale

A 65 anni cambia qualcosa:

  • Alcuni controlli diventano più importanti.
  • La prevenzione assume un ruolo centrale.
  • È il momento giusto per fare il punto sul proprio stato di salute e rafforzare le proprie abitudini positive.

È anche il momento in cui puoi rafforzare il tuo ruolo attivo nella cura di te stesso: scegliere uno stile di vita più sano, partecipare agli screening, informarti sui vaccini consigliati, migliorare la tua alimentazione, restare attivo e in movimento, prevenire la solitudine e prenderti cura del tuo benessere psicologico.

Un nuovo inizio per prenderci cura di te, insieme

Hai appena compiuto 65 anni? Ti facciamo i nostri più sinceri auguri!
Questo momento non è solo un traguardo: è l’inizio di una nuova fase della vita, fatta di maggiore consapevolezza, nuove scelte e nuove possibilità per stare bene, fisicamente e mentalmente.

InForma65 è il progetto pensato proprio per te, per accompagnarti in questo percorso con informazioni chiare, strumenti utili e suggerimenti pratici.
Non sei solo: accanto a te c’è il tuo Medico di Medicina Generale, pronto a guidarti e a sostenerti nelle decisioni che riguardano la tua salute.

Perché i 65 anni sono un’età speciale

A 65 anni cambia qualcosa:

  • Alcuni controlli diventano più importanti.
  • La prevenzione assume un ruolo centrale.
  • È il momento giusto per fare il punto sul proprio stato di salute e rafforzare le proprie abitudini positive.

È anche il momento in cui puoi rafforzare il tuo ruolo attivo nella cura di te stesso: scegliere uno stile di vita più sano, partecipare agli screening, informarti sui vaccini consigliati, migliorare la tua alimentazione, restare attivo e in movimento, prevenire la solitudine e prenderti cura del tuo benessere psicologico.

Cosa troverai su InForma65

InForma65 nasce con l’obiettivo di metterti a disposizione tutto ciò che può aiutarti a vivere questa nuova fase con maggiore benessere e serenità:

Guide semplici e affidabili per conoscere le vaccinazioni raccomandate dopo i 65 anni.

Consigli utili su alimentazione, attività fisica, sonno, farmaci e salute mentale.

Schede pratiche per capire come prevenire le malattie croniche più comuni e come riconoscerne i primi segnali.

Contenuti chiari sulla rete dei servizi sanitari e sul ruolo del tuo medico di famiglia.

Cosa troverai su InForma65

InForma65 nasce con l’obiettivo di metterti a disposizione tutto ciò che può aiutarti a vivere questa nuova fase con maggiore benessere e serenità:

Guide semplici e affidabili per conoscere le vaccinazioni raccomandate dopo i 65 anni.

Consigli utili su alimentazione, attività fisica, sonno, farmaci e salute mentale.

Schede pratiche per capire come prevenire le malattie croniche più comuni e come riconoscerne i primi segnali.

Contenuti chiari sulla rete dei servizi sanitari e sul ruolo del tuo medico di famiglia.

Un progetto costruito con e per i cittadini

InForma65 è un’iniziativa promossa dai Medici di Medicina Generale per aiutarti a restare protagonista della tua salute, anche quando gli anni cominciano a pesare un pò di più.

Abbiamo raccolto in un unico spazio le informazioni che contano davvero, evitando tecnicismi e confusione. Perché sapere è potere, anche in salute.

Il nostro messaggio è chiaro: ogni passo conta.
E ogni scelta, ogni gesto quotidiano, può aiutarti a vivere meglio. A partire da oggi.

Un progetto costruito con e per i cittadini

InForma65 è un’iniziativa promossa dai Medici di Medicina Generale per aiutarti a restare protagonista della tua salute, anche quando gli anni cominciano a pesare un pò di più.

Abbiamo raccolto in un unico spazio le informazioni che contano davvero, evitando tecnicismi e confusione. Perché sapere è potere, anche in salute.

Il nostro messaggio è chiaro: ogni passo conta.
E ogni scelta, ogni gesto quotidiano, può aiutarti a vivere meglio. A partire da oggi.

Alimentazione: cosa mangiare per stare bene

Consigli pratici per ogni stagione della vita

Mangiare bene dopo i 65 anni: forza, salute e autonomia

Con l’avanzare dell’età, il corpo cambia e anche le esigenze nutrizionali si modificano. Mangiare in modo corretto aiuta a mantenere la forza muscolare, difendersi dalle malattie, restare attivi e autonomi più a lungo. Uno degli aspetti fondamentali è l’apporto adeguato di proteine, spesso trascurato: servono ogni giorno per preservare i muscoli, l’equilibrio e le difese immunitarie. Anche in caso di scarso appetito, piccoli pasti ricchi di nutrienti possono fare la differenza. E quando l’alimentazione non basta, l’integrazione di proteine o vitamine può essere utile, ma sempre sotto la guida del medico.

  • Proteine ogni giorno, a ogni pasto: includi alimenti ricchi di proteine come uova, pesce, carne bianca, legumi, formaggi freschi o yogurt.
  • Mangia vario e colorato: frutta e verdura di stagione ogni giorno, meglio se di colori diversi.
  • Scegli cibi semplici e poco salati: limita i prodotti industriali o troppo ricchi di sale, zuccheri e grassi.
  • Bevi almeno 1,5 litri di acqua al giorno, anche se non hai sete.
  • Non saltare i pasti e distribuisci l’apporto calorico nella giornata (colazione, pranzo, cena + 1–2 spuntini).
  • Prevengono la perdita di massa e forza muscolare (sarcopenia).
  • Rafforzano il sistema immunitario e favoriscono la riparazione dei tessuti.
  • Aiutano a mantenere il metabolismo attivo e a controllare il peso corporeo.
  • Supportano l’equilibrio e riducono il rischio di cadute.

Quantità indicative: da adattare alle esigenze individuali con il supporto del medico o del dietista.

Colazione
Latte parzialmente scremato o yogurt + 2 fette biscottate integrali o pane + Un frutto di stagione

Spuntino mattina
Una manciata di frutta secca o uno yogurt

Pranzo
Pasta o riso integrale (70–80 g) + Un secondo proteico: pesce, carne bianca o legumi (almeno 100–120 g) + Verdure cotte o crude + Un cucchiaio d’olio extravergine

Spuntino pomeridiano
Frutta fresca o uno yogurt

Cena
Zuppa di legumi o minestrone + Uovo o formaggio fresco magro + Verdure + Una fetta di pane integrale

  • Attenzione a perdita di peso non voluta, appetito ridotto o difficoltà a masticare: sono segnali da valutare
  • Se mangi poco, scegli alimenti densi di nutrienti: proteici, ricchi di vitamine e minerali
  • Evita di sostituire i pasti con dolci o snack: non saziano e non nutrono
  • L’integrazione di proteine o vitamine (es. vitamina D, B12, calcio) può essere utile, ma deve essere sempre indicata dal medico o dal nutrizionista
  • Non saltare i pasti: anche la colazione è importante per il metabolismo
  • Non escludere le proteine per paura di “appesantire” i reni: il fabbisogno aumenta con l’età, se non ci sono patologie specifiche
  • Non seguire diete sbilanciate, troppo povere o monotone
  • Non usare integratori di propria iniziativa, soprattutto se assumi farmaci o hai patologie croniche
  • Non ignorare i segnali del corpo: un’alimentazione incompleta può peggiorare fragilità e stanchezza

Consigli pratici per ogni stagione della vita

Mangiare bene dopo i 65 anni: forza, salute e autonomia

Con l’avanzare dell’età, il corpo cambia e anche le esigenze nutrizionali si modificano. Mangiare in modo corretto aiuta a mantenere la forza muscolare, difendersi dalle malattie, restare attivi e autonomi più a lungo. Uno degli aspetti fondamentali è l’apporto adeguato di proteine, spesso trascurato: servono ogni giorno per preservare i muscoli, l’equilibrio e le difese immunitarie. Anche in caso di scarso appetito, piccoli pasti ricchi di nutrienti possono fare la differenza. E quando l’alimentazione non basta, l’integrazione di proteine o vitamine può essere utile, ma sempre sotto la guida del medico.

  • Proteine ogni giorno, a ogni pasto: includi alimenti ricchi di proteine come uova, pesce, carne bianca, legumi, formaggi freschi o yogurt.
  • Mangia vario e colorato: frutta e verdura di stagione ogni giorno, meglio se di colori diversi.
  • Scegli cibi semplici e poco salati: limita i prodotti industriali o troppo ricchi di sale, zuccheri e grassi.
  • Bevi almeno 1,5 litri di acqua al giorno, anche se non hai sete.
  • Non saltare i pasti e distribuisci l’apporto calorico nella giornata (colazione, pranzo, cena + 1–2 spuntini).
  • Prevengono la perdita di massa e forza muscolare (sarcopenia).
  • Rafforzano il sistema immunitario e favoriscono la riparazione dei tessuti.
  • Aiutano a mantenere il metabolismo attivo e a controllare il peso corporeo.
  • Supportano l’equilibrio e riducono il rischio di cadute.

Quantità indicative: da adattare alle esigenze individuali con il supporto del medico o del dietista.

Colazione
Latte parzialmente scremato o yogurt + 2 fette biscottate integrali o pane + Un frutto di stagione

Spuntino mattina
Una manciata di frutta secca o uno yogurt

Pranzo
Pasta o riso integrale (70–80 g) + Un secondo proteico: pesce, carne bianca o legumi (almeno 100–120 g) + Verdure cotte o crude + Un cucchiaio d’olio extravergine

Spuntino pomeridiano
Frutta fresca o uno yogurt

Cena
Zuppa di legumi o minestrone + Uovo o formaggio fresco magro + Verdure + Una fetta di pane integrale

  • Attenzione a perdita di peso non voluta, appetito ridotto o difficoltà a masticare: sono segnali da valutare
  • Se mangi poco, scegli alimenti densi di nutrienti: proteici, ricchi di vitamine e minerali
  • Evita di sostituire i pasti con dolci o snack: non saziano e non nutrono
  • L’integrazione di proteine o vitamine (es. vitamina D, B12, calcio) può essere utile, ma deve essere sempre indicata dal medico o dal nutrizionista
  • Non saltare i pasti: anche la colazione è importante per il metabolismo
  • Non escludere le proteine per paura di “appesantire” i reni: il fabbisogno aumenta con l’età, se non ci sono patologie specifiche
  • Non seguire diete sbilanciate, troppo povere o monotone
  • Non usare integratori di propria iniziativa, soprattutto se assumi farmaci o hai patologie croniche
  • Non ignorare i segnali del corpo: un’alimentazione incompleta può peggiorare fragilità e stanchezza

Attività fisica: allena cuore, mente e muscoli

Consigli pratici per ogni stagione della vita

Attività fisica d’estate: come allenarsi con il caldo

Anche con il caldo, restare attivi è fondamentale per mantenere forza, equilibrio e autonomia. L’attività fisica regolare, praticata con buon senso e nelle ore più fresche, aiuta a controllare la pressione, migliorare l’umore, prevenire le cadute e contrastare la perdita di massa muscolare e ossea. Non servono grandi sforzi: una camminata all’aria aperta, qualche esercizio dolce o un po’ di movimento in acqua bastano per prendersi cura del proprio corpo, un passo alla volta.

  • Scegli gli orari più freschi: preferisci le ore del mattino (prima delle 9) o della sera (dopo le 19)
  • Prediligi luoghi ombreggiati e ventilati: parchi, percorsi alberati, aree verdi urbane
  • Bevi regolarmente, anche se non hai sete: prima, durante e dopo l’attività
  • Indossa abbigliamento leggero, traspirante e di colore chiaro
  • Fai attività moderata: camminata veloce, bicicletta leggera, ginnastica dolce, nuoto
  • Rispettati: se ti senti affaticato o accaldato, fermati e recupera
  • Aiuta a mantenere il peso e ridurre la massa grassa
  • Migliora il tono dell’umore e riduce lo stress
  • Favorisce la circolazione e combatte la sensazione di gambe pesanti
  • Contribuisce a controllare la pressione arteriosa
  • Esporsi alla luce solare con criterio aiuta la sintesi di vitamina D
  • Evita l’attività fisica all’aperto nelle ore più calde (11–18)
  • Controlla l’umidità: se è molto alta, il corpo suda ma non si raffredda efficacemente
  • Attenzione ai farmaci fotosensibilizzanti o che alterano la termoregolazione (es. diuretici, antipertensivi, neurolettici): parla con il medico
  • Monitora i segnali di disidratazione: secchezza delle fauci, debolezza, vertigini
  • Non iniziare un’attività intensa se non sei allenato: progredisci gradualmente
  • Non trascurare la protezione solare, anche se ti muovi all’ombra
  • Non bere bevande zuccherate o alcolici prima o dopo l’attività
  • Non praticare sport in ambienti chiusi e caldi, privi di ventilazione

Attività fisica d’inverno: come muoversi con il freddo

Quando le giornate si accorciano e le temperature scendono, è facile rallentare il ritmo e restare in casa. Ma proprio in inverno l’attività fisica diventa ancora più importante: aiuta a rinforzare il sistema immunitario, proteggere le articolazioni, mantenere il tono muscolare e contrastare il malumore stagionale. Anche pochi minuti al giorno di movimento, con la giusta attenzione, possono fare la differenza per salute e benessere, a ogni età.

  • Sfrutta le ore centrali della giornata (tra le 11 e le 15), quando fa più caldo e c’è più luce
  • Vestiti a strati, usando indumenti comodi e traspiranti che ti proteggano senza surriscaldarti
  • Muoviti anche in casa: ginnastica dolce, cyclette, esercizi di equilibrio o stretching
  • Mantieni la regolarità: meglio poco ogni giorno che troppo di rado
  • Invita un amico o un familiare a camminare con te, per aumentare la motivazione
  • Evita di uscire quando piove o c’è rischio di ghiaccio: il rischio di cadute aumenta
  • Fai sempre un po’ di riscaldamento in casa, prima di uscire all’aperto
  • Idratati comunque, anche se hai meno sete rispetto all’estate
  • Se hai patologie croniche o sintomi nuovi, parla con il medico prima di cambiare il tuo livello di attività
  • Rafforza il sistema immunitario e riduce il rischio di malattie stagionali
  • Contrasta la rigidità articolare e il dolore muscolare
  • Aiuta a controllare la glicemia e la pressione arteriosa
  • Riduce la sensazione di solitudine e il calo del tono dell’umore tipico dell’inverno
  • Favorisce la qualità del sonno
  • Non interrompere completamente l’attività fisica nei mesi freddi: la sedentarietà è un rischio per la salute
  • Non uscire al freddo senza protezione adeguata: guanti, cappello, sciarpa sono fondamentali
  • Non fare esercizio subito dopo mangiato o a stomaco troppo vuoto
  • Non praticare attività intense se non sei allenato o se hai febbre, malessere o vertigini

Consigli pratici per ogni stagione della vita

Attività fisica d’estate: come allenarsi con il caldo

Anche con il caldo, restare attivi è fondamentale per mantenere forza, equilibrio e autonomia. L’attività fisica regolare, praticata con buon senso e nelle ore più fresche, aiuta a controllare la pressione, migliorare l’umore, prevenire le cadute e contrastare la perdita di massa muscolare e ossea. Non servono grandi sforzi: una camminata all’aria aperta, qualche esercizio dolce o un po’ di movimento in acqua bastano per prendersi cura del proprio corpo, un passo alla volta.

  • Scegli gli orari più freschi: preferisci le ore del mattino (prima delle 9) o della sera (dopo le 19)
  • Prediligi luoghi ombreggiati e ventilati: parchi, percorsi alberati, aree verdi urbane
  • Bevi regolarmente, anche se non hai sete: prima, durante e dopo l’attività
  • Indossa abbigliamento leggero, traspirante e di colore chiaro
  • Fai attività moderata: camminata veloce, bicicletta leggera, ginnastica dolce, nuoto
  • Rispettati: se ti senti affaticato o accaldato, fermati e recupera
  • Aiuta a mantenere il peso e ridurre la massa grassa
  • Migliora il tono dell’umore e riduce lo stress
  • Favorisce la circolazione e combatte la sensazione di gambe pesanti
  • Contribuisce a controllare la pressione arteriosa
  • Esporsi alla luce solare con criterio aiuta la sintesi di vitamina D
  • Evita l’attività fisica all’aperto nelle ore più calde (11–18)
  • Controlla l’umidità: se è molto alta, il corpo suda ma non si raffredda efficacemente
  • Attenzione ai farmaci fotosensibilizzanti o che alterano la termoregolazione (es. diuretici, antipertensivi, neurolettici): parla con il medico
  • Monitora i segnali di disidratazione: secchezza delle fauci, debolezza, vertigini
  • Non iniziare un’attività intensa se non sei allenato: progredisci gradualmente
  • Non trascurare la protezione solare, anche se ti muovi all’ombra
  • Non bere bevande zuccherate o alcolici prima o dopo l’attività
  • Non praticare sport in ambienti chiusi e caldi, privi di ventilazione

Attività fisica d’inverno: come muoversi con il freddo

Quando le giornate si accorciano e le temperature scendono, è facile rallentare il ritmo e restare in casa. Ma proprio in inverno l’attività fisica diventa ancora più importante: aiuta a rinforzare il sistema immunitario, proteggere le articolazioni, mantenere il tono muscolare e contrastare il malumore stagionale. Anche pochi minuti al giorno di movimento, con la giusta attenzione, possono fare la differenza per salute e benessere, a ogni età.

  • Sfrutta le ore centrali della giornata (tra le 11 e le 15), quando fa più caldo e c’è più luce
  • Vestiti a strati, usando indumenti comodi e traspiranti che ti proteggano senza surriscaldarti
  • Muoviti anche in casa: ginnastica dolce, cyclette, esercizi di equilibrio o stretching
  • Mantieni la regolarità: meglio poco ogni giorno che troppo di rado
  • Invita un amico o un familiare a camminare con te, per aumentare la motivazione
  • Evita di uscire quando piove o c’è rischio di ghiaccio: il rischio di cadute aumenta
  • Fai sempre un po’ di riscaldamento in casa, prima di uscire all’aperto
  • Idratati comunque, anche se hai meno sete rispetto all’estate
  • Se hai patologie croniche o sintomi nuovi, parla con il medico prima di cambiare il tuo livello di attività
  • Rafforza il sistema immunitario e riduce il rischio di malattie stagionali
  • Contrasta la rigidità articolare e il dolore muscolare
  • Aiuta a controllare la glicemia e la pressione arteriosa
  • Riduce la sensazione di solitudine e il calo del tono dell’umore tipico dell’inverno
  • Favorisce la qualità del sonno
  • Non interrompere completamente l’attività fisica nei mesi freddi: la sedentarietà è un rischio per la salute
  • Non uscire al freddo senza protezione adeguata: guanti, cappello, sciarpa sono fondamentali
  • Non fare esercizio subito dopo mangiato o a stomaco troppo vuoto
  • Non praticare attività intense se non sei allenato o se hai febbre, malessere o vertigini

Screening oncologici: scegliere di prevenire

La prevenzione continua anche dopo i 65 anni

Dopo i 65 anni non si è “fuori tempo massimo”: la prevenzione resta importante per vivere più a lungo e meglio. Alcuni screening oncologici sono previsti dai programmi pubblici fino a 74 anni, ma anche oltre questa soglia possono essere utili se la salute generale è buona e l’aspettativa di vita è lunga. Il medico di famiglia può aiutarti a capire quali controlli mantenere attivi e come adattare la prevenzione al tuo stato di salute.

  • Mammografia (donne)
    – Ogni 2 anni, fino a 74 anni
    – Oltre i 74: da valutare con il medico, soprattutto in presenza di familiarità o altri fattori di rischio.
  • Pap test o HPV test (donne)
    – Ogni 3–5 anni, fino a 64–65 anni
    – Oltre i 65: indicato solo se non completato il ciclo di screening o in caso di sintomi.
  • Ricerca del sangue occulto nelle feci (uomini e donne)
    – Ogni 2 anni, fino a 74 anni
    – Oltre i 74: da valutare caso per caso, specie se mai eseguito prima.
  • Colonscopia
    – Se test positivo, familiarità per tumore del colon-retto o sintomi gastrointestinali.
    – Non come screening sistematico oltre i 75 anni, ma possibile se le condizioni lo permettono.
  • PSA (uomini)
    – Non raccomandato come screening universale, ma valutabile in modo personalizzato se il paziente è in buona salute.
  • Permette di diagnosticare precocemente tumori curabili, aumentando le possibilità di trattamento efficace
  • Migliora la qualità della vita e l’autonomia nel tempo
  • Rende più semplice la cura in caso di malattia, evitando interventi invasivi
  • Favorisce il dialogo costante con il medico di famiglia, che può proporre controlli mirati
  • La prevenzione non è “uguale per tutti”: dopo i 65 anni, lo stato di salute e le aspettative di vita contano più dell’età anagrafica
  • Se hai malattie croniche, fragilità o stai assumendo molti farmaci, il medico può aiutarti a scegliere gli screening più utili e sostenibili
  • Non serve fare tutto ogni anno: i tempi e le priorità cambiano con l’età
  • Non ignorare gli inviti agli screening solo perché “sei troppo vecchio”: ogni caso è diverso
  • Non rinunciare ai controlli per paura dei risultati: sapere in tempo fa la differenza
  • Non affidarti a test non raccomandati o a check-up “generici”: la prevenzione deve essere mirata e basata su evidenze
  • Non trascurare segnali nuovi (es. sanguinamenti, dolori persistenti, cambiamenti intestinali): parlane sempre con il medico

La prevenzione continua anche dopo i 65 anni

Dopo i 65 anni non si è “fuori tempo massimo”: la prevenzione resta importante per vivere più a lungo e meglio. Alcuni screening oncologici sono previsti dai programmi pubblici fino a 74 anni, ma anche oltre questa soglia possono essere utili se la salute generale è buona e l’aspettativa di vita è lunga. Il medico di famiglia può aiutarti a capire quali controlli mantenere attivi e come adattare la prevenzione al tuo stato di salute.

  • Mammografia (donne)
    – Ogni 2 anni, fino a 74 anni
    – Oltre i 74: da valutare con il medico, soprattutto in presenza di familiarità o altri fattori di rischio.
  • Pap test o HPV test (donne)
    – Ogni 3–5 anni, fino a 64–65 anni
    – Oltre i 65: indicato solo se non completato il ciclo di screening o in caso di sintomi.
  • Ricerca del sangue occulto nelle feci (uomini e donne)
    – Ogni 2 anni, fino a 74 anni
    – Oltre i 74: da valutare caso per caso, specie se mai eseguito prima.
  • Colonscopia
    – Se test positivo, familiarità per tumore del colon-retto o sintomi gastrointestinali.
    – Non come screening sistematico oltre i 75 anni, ma possibile se le condizioni lo permettono.
  • PSA (uomini)
    – Non raccomandato come screening universale, ma valutabile in modo personalizzato se il paziente è in buona salute.
  • Permette di diagnosticare precocemente tumori curabili, aumentando le possibilità di trattamento efficace
  • Migliora la qualità della vita e l’autonomia nel tempo
  • Rende più semplice la cura in caso di malattia, evitando interventi invasivi
  • Favorisce il dialogo costante con il medico di famiglia, che può proporre controlli mirati
  • La prevenzione non è “uguale per tutti”: dopo i 65 anni, lo stato di salute e le aspettative di vita contano più dell’età anagrafica
  • Se hai malattie croniche, fragilità o stai assumendo molti farmaci, il medico può aiutarti a scegliere gli screening più utili e sostenibili
  • Non serve fare tutto ogni anno: i tempi e le priorità cambiano con l’età
  • Non ignorare gli inviti agli screening solo perché “sei troppo vecchio”: ogni caso è diverso
  • Non rinunciare ai controlli per paura dei risultati: sapere in tempo fa la differenza
  • Non affidarti a test non raccomandati o a check-up “generici”: la prevenzione deve essere mirata e basata su evidenze
  • Non trascurare segnali nuovi (es. sanguinamenti, dolori persistenti, cambiamenti intestinali): parlane sempre con il medico

Prevenzione di solitudine e fragilità

Consigli pratici per ogni stagione della vita

Restare connessi per restare forti: il valore delle relazioni e dell’autonomia

Dopo i 65 anni, il rischio di solitudine e fragilità può aumentare, soprattutto se si vive da soli o si affrontano cambiamenti di salute, lutti o pensionamento. Ma la fragilità non è inevitabile: si può contrastare, giorno dopo giorno, mantenendo una vita attiva, coltivando relazioni, chiedendo aiuto quando serve. Prevenire la fragilità vuol dire proteggere il corpo, la mente e il cuore, per continuare a vivere con dignità, sicurezza e partecipazione.

  • Mantieni contatti regolari con familiari, amici, vicini, anche solo per una telefonata o un caffè
  • Partecipa ad attività di gruppo: camminate, corsi, gruppi di lettura, volontariato
  • Esci di casa ogni giorno, anche solo per pochi minuti
  • Chiedi aiuto senza timore: parlare con il medico, l’assistente sociale o un centro anziani può fare la differenza
  • Fai esercizio fisico regolarmente: il movimento aiuta a conservare forza, equilibrio e buonumore
  • Stimola la mente: lettura, giochi, musica, scrittura o corsi online mantengono attiva la memoria
  • Riduce il rischio di depressione, decadimento cognitivo e isolamento sociale
  • Aiuta a mantenere forza fisica, autonomia e motivazione
  • Migliora la qualità del sonno e l’autostima
  • Favorisce l’aderenza alle terapie e un miglior rapporto con i servizi sanitari
  • Protegge da cadute, malnutrizione, ospedalizzazioni evitabili
  • Non sottovalutare segnali come: apatia, ritiro sociale, perdita di iniziativa o trascuratezza
  • Attenzione a eventi sentinella: cadute, perdita del coniuge, dimissioni ospedaliere, riduzione dell’alimentazione o della mobilità
  • In caso di difficoltà di memoria, tristezza persistente, ansia o confusione, parlane con il medico
  • Controlla regolarmente vista, udito, denti e farmaci assunti: spesso dietro la fragilità ci sono problemi correggibili
  • Non restare chiuso in casa per giorni: anche brevi uscite fanno bene
  • Non isolarti dopo un lutto o un problema di salute: cerca contatti e supporto
  • Non pensare “è normale a questa età”: la fragilità non è inevitabile né irreversibile
  • Non ignorare il disagio psicologico: chiedere aiuto è un segno di forza, non di debolezza
  • Non trascurare le piccole abitudini quotidiane: lavarsi, vestirsi, cucinare sono parte dell’autonomia

Consigli pratici per ogni stagione della vita

Restare connessi per restare forti: il valore delle relazioni e dell’autonomia

Dopo i 65 anni, il rischio di solitudine e fragilità può aumentare, soprattutto se si vive da soli o si affrontano cambiamenti di salute, lutti o pensionamento. Ma la fragilità non è inevitabile: si può contrastare, giorno dopo giorno, mantenendo una vita attiva, coltivando relazioni, chiedendo aiuto quando serve. Prevenire la fragilità vuol dire proteggere il corpo, la mente e il cuore, per continuare a vivere con dignità, sicurezza e partecipazione.

  • Mantieni contatti regolari con familiari, amici, vicini, anche solo per una telefonata o un caffè
  • Partecipa ad attività di gruppo: camminate, corsi, gruppi di lettura, volontariato
  • Esci di casa ogni giorno, anche solo per pochi minuti
  • Chiedi aiuto senza timore: parlare con il medico, l’assistente sociale o un centro anziani può fare la differenza
  • Fai esercizio fisico regolarmente: il movimento aiuta a conservare forza, equilibrio e buonumore
  • Stimola la mente: lettura, giochi, musica, scrittura o corsi online mantengono attiva la memoria
  • Riduce il rischio di depressione, decadimento cognitivo e isolamento sociale
  • Aiuta a mantenere forza fisica, autonomia e motivazione
  • Migliora la qualità del sonno e l’autostima
  • Favorisce l’aderenza alle terapie e un miglior rapporto con i servizi sanitari
  • Protegge da cadute, malnutrizione, ospedalizzazioni evitabili
  • Non sottovalutare segnali come: apatia, ritiro sociale, perdita di iniziativa o trascuratezza
  • Attenzione a eventi sentinella: cadute, perdita del coniuge, dimissioni ospedaliere, riduzione dell’alimentazione o della mobilità
  • In caso di difficoltà di memoria, tristezza persistente, ansia o confusione, parlane con il medico
  • Controlla regolarmente vista, udito, denti e farmaci assunti: spesso dietro la fragilità ci sono problemi correggibili
  • Non restare chiuso in casa per giorni: anche brevi uscite fanno bene
  • Non isolarti dopo un lutto o un problema di salute: cerca contatti e supporto
  • Non pensare “è normale a questa età”: la fragilità non è inevitabile né irreversibile
  • Non ignorare il disagio psicologico: chiedere aiuto è un segno di forza, non di debolezza
  • Non trascurare le piccole abitudini quotidiane: lavarsi, vestirsi, cucinare sono parte dell’autonomia

Vaccinazioni: una protezione che non ha età

Guida alle vaccinazioni per adulti a partire dai 65 anni

Quando pensiamo ai vaccini, spesso li associamo all’infanzia. Ma la verità è che le vaccinazioni sono importanti in ogni fase della vita. Anche (e soprattutto) dopo i 65 anni, il sistema immunitario cambia, e alcune infezioni possono diventare più frequenti o più pericolose.

Proteggersi con i vaccini è un gesto di responsabilità verso se stessi e verso gli altri.
Significa ridurre il rischio di malattie che possono causare complicazioni, ricoveri o impattare sulla qualità della vita. E significa anche contribuire alla protezione delle persone più fragili: i familiari, i nipoti, chi convive con malattie croniche.

Questa guida ti aiuterà a orientarti tra i vaccini raccomandati per gli adulti, con un’attenzione particolare a quelli consigliati dopo i 65 anni, spiegandoti:

quali vaccinazioni sono gratuite e previste dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale;
quando farle e ogni quanto vanno ripetute;
perché sono importanti e quali benefici portano;
a chi rivolgersi e come prenotarle.

Il tuo Medico di Medicina Generale è il punto di riferimento per costruire un piano vaccinale personalizzato, sulla base della tua età, delle patologie croniche eventualmente presenti e della tua storia vaccinale.

Vaccinarsi è semplice… e ti protegge!

Che si tratti dell’antinfluenzale, dell’anti-pneumococcica, dell’anti-Herpes Zoster o di altri vaccini raccomandati, oggi hai più strumenti che mai per tutelare la tua salute.
Conoscere meglio questi strumenti è il primo passo per usarli con consapevolezza.

Prenditi qualche minuto per leggere questa guida: è fatta per te.
Per restare in forma, anche grazie ai vaccini.

Perché è importante dopo i 65 anni?

L’influenza non è solo un malanno di stagione. Dopo i 65 anni, può diventare una malattia seria, con un rischio maggiore di complicanze come bronchiti, polmoniti, scompenso cardiaco o peggioramento di malattie croniche già presenti (come diabete, BPCO, ipertensione).
Per questo motivo, la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e gratuita ogni anno per tutti i cittadini con più di 65 anni.

Chi dovrebbe vaccinarsi?

Tutti gli adulti di età pari o superiore a 65 anni, anche in buona salute.
La vaccinazione è particolarmente importante se si convivono condizioni come:
diabete
malattie respiratorie croniche (BPCO, asma)
malattie cardiovascolari
insufficienza renale
malattie del fegato
condizioni che riducono le difese immunitarie

Quando si fa?

Ogni anno, preferibilmente tra metà ottobre e fine dicembre, prima che inizi la circolazione del virus influenzale.
La protezione comincia dopo circa 2 settimane e dura per tutta la stagione invernale.

Quale vaccino viene utilizzato?

Nei soggetti over 65 viene raccomandato un vaccino potenziato, più efficace nel proteggere chi ha un sistema immunitario meno reattivo:
vaccino adiuvato (che stimola una risposta immunitaria più forte)
oppure vaccino ad alta dose (con una quantità maggiore di antigene)
Saranno i Servizi Sanitari Regionali o il tuo Medico di Famiglia a indicarti quale vaccino è più adatto per te.

Dove si fa il vaccino?

Puoi ricevere la vaccinazione:
dal tuo Medico di Medicina Generale
presso i Servizi vaccinali della ASL
in farmacia, dove previsto

È sicuro?

Sì. Il vaccino antinfluenzale è sicuro e ben tollerato.
Gli effetti collaterali, se presenti, sono lievi e temporanei: un po’ di dolore nel punto dell’iniezione, febbricola o stanchezza nei primi giorni.

Lo sapevi?

L’influenza può causare ricoveri e complicanze gravi nelle persone anziane.
Il vaccino riduce significativamente il rischio di malattia grave, di ospedalizzazione e di morte.
Vaccinandoti, proteggerai anche le persone fragili che ti sono accanto.

In breve

Età consigliata: dai 65 anni in su
Frequenza: ogni anno
Periodo migliore: Ottobre – Dicembre
Dove si fa: MMG, ASL, farmacia
Costo: gratuito

Parla con il tuo medico!

Chiedi al tuo Medico di Famiglia quando e come fare il vaccino quest’anno.
Proteggersi è semplice. E vale ogni inverno.

Perché è importante dopo i 65 anni?

L’Herpes Zoster, comunemente noto come “fuoco di Sant’Antonio”, è una malattia causata dalla riattivazione del virus della varicella.
Dopo i 65 anni il sistema immunitario si indebolisce, aumentando il rischio di sviluppare questa dolorosa infezione e le sue complicanze, come la nevralgia post-erpetica, un dolore cronico che può durare mesi o anni.
La vaccinazione contro l’Herpes Zoster è raccomandata e gratuita per i cittadini al compimento dei 65 anni.

Chi dovrebbe vaccinarsi?

Tutti gli adulti al compimento dei 65 anni, anche se hanno avuto la varicella in passato.
La vaccinazione è particolarmente indicata se si hanno condizioni che indeboliscono il sistema immunitario o se si soffre di malattie croniche.

Quando si fa?

La vaccinazione può essere effettuata in qualsiasi periodo dell’anno, previo accordo con il proprio Medico di Medicina Generale.

Quale vaccino viene utilizzato?

Il vaccino raccomandato per gli over 65 è il vaccino ricombinante adiuvato (Shingrix®), che garantisce una protezione elevata e duratura.
Il ciclo vaccinale prevede due dosi a distanza di 2-6 mesi l’una dall’altra.

Dove si fa il vaccino?

Puoi ricevere la vaccinazione:
dal tuo Medico di Medicina Generale
presso i Servizi vaccinali della ASL

È sicuro?

Sì. Il vaccino contro l’Herpes Zoster è sicuro e ben tollerato.
Gli effetti collaterali più comuni sono dolore nel punto dell’iniezione, arrossamento, febbricola o stanchezza nei giorni successivi.

Lo sapevi?

Circa 1 persona su 3 svilupperà l’Herpes Zoster nel corso della vita.
Dopo i 65 anni, il rischio e la gravità aumentano.
Il vaccino riduce significativamente la possibilità di ammalarsi e protegge anche dalle complicanze dolorose.

In breve

Età consigliata: dai 65 anni in su
Frequenza: due dosi (una tantum)
Periodo migliore: tutto l’anno
Dove si fa: MMG, ASL
Costo: gratuito

Parla con il tuo medico!

Chiedi al tuo Medico di Famiglia come e quando fare la vaccinazione contro l’Herpes Zoster.
Un piccolo gesto per evitare grandi disagi.

Perché è importante dopo i 65 anni?

Lo pneumococco è un batterio molto diffuso che può causare infezioni anche gravi come polmoniti, meningiti e sepsi.
Con l’avanzare dell’età, il sistema immunitario si indebolisce e il rischio di forme invasive e complicate aumenta.
Per questo motivo, la vaccinazione antipneumococcica è raccomandata e gratuita per tutti i cittadini con più di 65 anni.

Chi dovrebbe vaccinarsi?

Tutti gli adulti di età pari o superiore a 65 anni.
È particolarmente raccomandata se si soffre di:
malattie respiratorie croniche (BPCO, asma grave)
diabete
malattie cardiovascolari
insufficienza renale o epatica
condizioni che riducono le difese immunitarie

Quando si fa?

La vaccinazione può essere effettuata in qualsiasi momento dell’anno.
Non è necessario ripeterla ogni anno, ma è importante completare il ciclo secondo le indicazioni del medico.

Quale vaccino viene utilizzato?

Per garantire una protezione completa, viene utilizzato un vaccino coniugato di nuova generazione:
vaccino coniugato 20-valente (PCV20), che copre i sierotipi più frequentemente responsabili di malattia invasiva;
in alcune Regioni è già disponibile anche il vaccino coniugato 21-valente (PCV21), che amplia ulteriormente la copertura.
È disponibile anche il vaccino polisaccaridico 23-valente.
Il tuo medico saprà indicarti lo schema più adatto alla tua situazione clinica.

Dove si fa il vaccino?

Puoi ricevere la vaccinazione:
dal tuo Medico di Medicina Generale
presso i Servizi vaccinali della ASL

È sicuro?

Sì. I vaccini antipneumococcici sono sicuri e ben tollerati.
Gli effetti collaterali più comuni sono lievi: dolore o arrossamento nel punto dell’iniezione, febbricola o affaticamento.

Lo sapevi?

Lo pneumococco è una delle principali cause di polmonite nell’anziano.
Le forme gravi possono richiedere il ricovero e avere conseguenze serie.
Con il vaccino puoi proteggerti da molte delle infezioni più pericolose legate a questo batterio.

In breve

Età consigliata: dai 65 anni in su
Frequenza: una tantum
Periodo migliore: tutto l’anno
Dove si fa: MMG, ASL
Costo: gratuito

Parla con il tuo medico!

Chiedi al tuo Medico di Famiglia come e quando fare la vaccinazione antipneumococcica.
Un gesto semplice per proteggere i tuoi polmoni e molto di più.

Perché è importante dopo i 65 anni?

Il COVID-19 ha colpito in modo particolarmente grave le persone anziane e con patologie croniche.
Anche se oggi il virus circola meno rispetto al passato, continua a rappresentare un rischio per chi ha più di 65 anni, soprattutto in presenza di altre malattie.
La vaccinazione anti-COVID-19 resta una misura fondamentale di prevenzione ed è raccomandata e gratuita per tutti gli over 65.

Chi dovrebbe vaccinarsi?

Tutti gli adulti di età pari o superiore a 65 anni.
È particolarmente raccomandata se si hanno:
malattie cardiovascolari o respiratorie
diabete
tumori o condizioni che riducono le difese immunitarie
insufficienza renale o epatica
obesità o altre condizioni croniche

Quando si fa?

È raccomandata una dose di richiamo all’anno, in autunno, in concomitanza con la campagna vaccinale contro l’influenza.

Quale vaccino viene utilizzato?

Vengono utilizzati vaccini aggiornati per le varianti in circolazione, basati su tecnologia mRNA o proteica, approvati dalle autorità sanitarie europee.
Il tuo medico saprà indicarti quale vaccino è disponibile e più adatto a te.

Dove si fa il vaccino?

Puoi ricevere la vaccinazione:
dal tuo Medico di Medicina Generale
presso i Servizi vaccinali della ASL
in farmacia, dove previsto

È sicuro?

Sì. I vaccini anti-COVID-19 sono sicuri e sottoposti a rigorosi controlli.
Gli effetti collaterali più comuni sono lievi e transitori: dolore al braccio, mal di testa, stanchezza o febbricola per uno o due giorni.

Lo sapevi?

Dopo i 65 anni, il rischio di forme gravi e ricoveri da COVID-19 è più alto.
Anche se si è già avuta l’infezione, il vaccino aiuta a rinforzare la protezione.
Il richiamo annuale protegge meglio contro le varianti attualmente circolanti.

In breve

Età consigliata: dai 65 anni in su
Frequenza: una dose all’anno
Periodo migliore: autunno (ottobre-dicembre)
Dove si fa: MMG, ASL, farmacia
Costo: gratuito

Parla con il tuo medico!

Chiedi al tuo Medico di Famiglia quando è prevista la prossima dose di richiamo anti-COVID-19.
Un richiamo semplice, una protezione in più.

Perché è importante dopo i 65 anni?

La protezione contro alcune malattie infettive come il tetano, la difterite e la pertosse può diminuire con il passare degli anni.
Il richiamo con il vaccino dTpa aiuta a mantenere alta l’immunità e a prevenire forme gravi di malattia, soprattutto nei soggetti anziani e in presenza di condizioni croniche.
La vaccinazione dTpa è raccomandata e gratuita ogni 10 anni per tutti gli adulti, inclusi gli over 65.

Chi dovrebbe vaccinarsi?

Tutti gli adulti, ogni 10 anni.
È particolarmente utile se si vive a contatto con neonati (per protezione indiretta dalla pertosse) o se si è soggetti a rischio tetano.

Quando si fa?

Il richiamo va effettuato ogni 10 anni. Se non ricordi l’ultima somministrazione, chiedi al tuo medico di verificare la tua storia vaccinale.

Quale vaccino viene utilizzato?

Il vaccino utilizzato è il dTpa, che protegge contemporaneamente da difterite, tetano e pertosse.
Si somministra in un’unica dose per via intramuscolare.

Dove si fa il vaccino?

Puoi ricevere la vaccinazione:
dal tuo Medico di Medicina Generale
presso i Servizi vaccinali della ASL

È sicuro?

Sì. Il vaccino dTpa è sicuro e ben tollerato.
Gli effetti collaterali più comuni sono dolore al braccio, arrossamento nel punto dell’iniezione o lieve febbre.

Lo sapevi?

Il tetano è una malattia potenzialmente letale, ancora presente nel nostro Paese.
La pertosse, se contratta da adulti, può causare tosse persistente e debilitante per settimane.
Il richiamo dTpa è uno dei vaccini più trascurati, ma anche tra i più efficaci nel prevenire malattie evitabili.

In breve

Età consigliata: dai 65 anni in su
Frequenza: ogni 10 anni
Periodo migliore: tutto l’anno
Dove si fa: MMG, ASL
Costo: gratuito

Parla con il tuo medico!

Chiedi al tuo Medico di Famiglia se è il momento di fare il richiamo del vaccino dTpa.
Un piccolo promemoria per una grande protezione.

Guida alle vaccinazioni per adulti a partire dai 65 anni

Quando pensiamo ai vaccini, spesso li associamo all’infanzia. Ma la verità è che le vaccinazioni sono importanti in ogni fase della vita. Anche (e soprattutto) dopo i 65 anni, il sistema immunitario cambia, e alcune infezioni possono diventare più frequenti o più pericolose.

Proteggersi con i vaccini è un gesto di responsabilità verso se stessi e verso gli altri.
Significa ridurre il rischio di malattie che possono causare complicazioni, ricoveri o impattare sulla qualità della vita. E significa anche contribuire alla protezione delle persone più fragili: i familiari, i nipoti, chi convive con malattie croniche.

Questa guida ti aiuterà a orientarti tra i vaccini raccomandati per gli adulti, con un’attenzione particolare a quelli consigliati dopo i 65 anni, spiegandoti:

quali vaccinazioni sono gratuite e previste dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale;
quando farle e ogni quanto vanno ripetute;
perché sono importanti e quali benefici portano;
a chi rivolgersi e come prenotarle.

Il tuo Medico di Medicina Generale è il punto di riferimento per costruire un piano vaccinale personalizzato, sulla base della tua età, delle patologie croniche eventualmente presenti e della tua storia vaccinale.

Vaccinarsi è semplice… e ti protegge!

Che si tratti dell’antinfluenzale, dell’anti-pneumococcica, dell’anti-Herpes Zoster o di altri vaccini raccomandati, oggi hai più strumenti che mai per tutelare la tua salute.
Conoscere meglio questi strumenti è il primo passo per usarli con consapevolezza.

Prenditi qualche minuto per leggere questa guida: è fatta per te.
Per restare in forma, anche grazie ai vaccini.

Perché è importante dopo i 65 anni?

L’influenza non è solo un malanno di stagione. Dopo i 65 anni, può diventare una malattia seria, con un rischio maggiore di complicanze come bronchiti, polmoniti, scompenso cardiaco o peggioramento di malattie croniche già presenti (come diabete, BPCO, ipertensione).
Per questo motivo, la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e gratuita ogni anno per tutti i cittadini con più di 65 anni.

Chi dovrebbe vaccinarsi?

Tutti gli adulti di età pari o superiore a 65 anni, anche in buona salute.
La vaccinazione è particolarmente importante se si convivono condizioni come:
diabete
malattie respiratorie croniche (BPCO, asma)
malattie cardiovascolari
insufficienza renale
malattie del fegato
condizioni che riducono le difese immunitarie

Quando si fa?

Ogni anno, preferibilmente tra metà ottobre e fine dicembre, prima che inizi la circolazione del virus influenzale.
La protezione comincia dopo circa 2 settimane e dura per tutta la stagione invernale.

Quale vaccino viene utilizzato?

Nei soggetti over 65 viene raccomandato un vaccino potenziato, più efficace nel proteggere chi ha un sistema immunitario meno reattivo:
vaccino adiuvato (che stimola una risposta immunitaria più forte)
oppure vaccino ad alta dose (con una quantità maggiore di antigene)
Saranno i Servizi Sanitari Regionali o il tuo Medico di Famiglia a indicarti quale vaccino è più adatto per te.

Dove si fa il vaccino?

Puoi ricevere la vaccinazione:
dal tuo Medico di Medicina Generale
presso i Servizi vaccinali della ASL
in farmacia, dove previsto

È sicuro?

Sì. Il vaccino antinfluenzale è sicuro e ben tollerato.
Gli effetti collaterali, se presenti, sono lievi e temporanei: un po’ di dolore nel punto dell’iniezione, febbricola o stanchezza nei primi giorni.

Lo sapevi?

L’influenza può causare ricoveri e complicanze gravi nelle persone anziane.
Il vaccino riduce significativamente il rischio di malattia grave, di ospedalizzazione e di morte.
Vaccinandoti, proteggerai anche le persone fragili che ti sono accanto.

In breve

Età consigliata: dai 65 anni in su
Frequenza: ogni anno
Periodo migliore: Ottobre – Dicembre
Dove si fa: MMG, ASL, farmacia
Costo: gratuito

Parla con il tuo medico!

Chiedi al tuo Medico di Famiglia quando e come fare il vaccino quest’anno.
Proteggersi è semplice. E vale ogni inverno.

Perché è importante dopo i 65 anni?

L’Herpes Zoster, comunemente noto come “fuoco di Sant’Antonio”, è una malattia causata dalla riattivazione del virus della varicella.
Dopo i 65 anni il sistema immunitario si indebolisce, aumentando il rischio di sviluppare questa dolorosa infezione e le sue complicanze, come la nevralgia post-erpetica, un dolore cronico che può durare mesi o anni.
La vaccinazione contro l’Herpes Zoster è raccomandata e gratuita per i cittadini al compimento dei 65 anni.

Chi dovrebbe vaccinarsi?

Tutti gli adulti al compimento dei 65 anni, anche se hanno avuto la varicella in passato.
La vaccinazione è particolarmente indicata se si hanno condizioni che indeboliscono il sistema immunitario o se si soffre di malattie croniche.

Quando si fa?

La vaccinazione può essere effettuata in qualsiasi periodo dell’anno, previo accordo con il proprio Medico di Medicina Generale.

Quale vaccino viene utilizzato?

Il vaccino raccomandato per gli over 65 è il vaccino ricombinante adiuvato (Shingrix®), che garantisce una protezione elevata e duratura.
Il ciclo vaccinale prevede due dosi a distanza di 2-6 mesi l’una dall’altra.

Dove si fa il vaccino?

Puoi ricevere la vaccinazione:
dal tuo Medico di Medicina Generale
presso i Servizi vaccinali della ASL

È sicuro?

Sì. Il vaccino contro l’Herpes Zoster è sicuro e ben tollerato.
Gli effetti collaterali più comuni sono dolore nel punto dell’iniezione, arrossamento, febbricola o stanchezza nei giorni successivi.

Lo sapevi?

Circa 1 persona su 3 svilupperà l’Herpes Zoster nel corso della vita.
Dopo i 65 anni, il rischio e la gravità aumentano.
Il vaccino riduce significativamente la possibilità di ammalarsi e protegge anche dalle complicanze dolorose.

In breve

Età consigliata: dai 65 anni in su
Frequenza: due dosi (una tantum)
Periodo migliore: tutto l’anno
Dove si fa: MMG, ASL
Costo: gratuito

Parla con il tuo medico!

Chiedi al tuo Medico di Famiglia come e quando fare la vaccinazione contro l’Herpes Zoster.
Un piccolo gesto per evitare grandi disagi.

Perché è importante dopo i 65 anni?

Lo pneumococco è un batterio molto diffuso che può causare infezioni anche gravi come polmoniti, meningiti e sepsi.
Con l’avanzare dell’età, il sistema immunitario si indebolisce e il rischio di forme invasive e complicate aumenta.
Per questo motivo, la vaccinazione antipneumococcica è raccomandata e gratuita per tutti i cittadini con più di 65 anni.

Chi dovrebbe vaccinarsi?

Tutti gli adulti di età pari o superiore a 65 anni.
È particolarmente raccomandata se si soffre di:
malattie respiratorie croniche (BPCO, asma grave)
diabete
malattie cardiovascolari
insufficienza renale o epatica
condizioni che riducono le difese immunitarie

Quando si fa?

La vaccinazione può essere effettuata in qualsiasi momento dell’anno.
Non è necessario ripeterla ogni anno, ma è importante completare il ciclo secondo le indicazioni del medico.

Quale vaccino viene utilizzato?

Per garantire una protezione completa, viene utilizzato un vaccino coniugato di nuova generazione:
vaccino coniugato 20-valente (PCV20), che copre i sierotipi più frequentemente responsabili di malattia invasiva;
in alcune Regioni è già disponibile anche il vaccino coniugato 21-valente (PCV21), che amplia ulteriormente la copertura.
È disponibile anche il vaccino polisaccaridico 23-valente.
Il tuo medico saprà indicarti lo schema più adatto alla tua situazione clinica.

Dove si fa il vaccino?

Puoi ricevere la vaccinazione:
dal tuo Medico di Medicina Generale
presso i Servizi vaccinali della ASL

È sicuro?

Sì. I vaccini antipneumococcici sono sicuri e ben tollerati.
Gli effetti collaterali più comuni sono lievi: dolore o arrossamento nel punto dell’iniezione, febbricola o affaticamento.

Lo sapevi?

Lo pneumococco è una delle principali cause di polmonite nell’anziano.
Le forme gravi possono richiedere il ricovero e avere conseguenze serie.
Con il vaccino puoi proteggerti da molte delle infezioni più pericolose legate a questo batterio.

In breve

Età consigliata: dai 65 anni in su
Frequenza: una tantum
Periodo migliore: tutto l’anno
Dove si fa: MMG, ASL
Costo: gratuito

Parla con il tuo medico!

Chiedi al tuo Medico di Famiglia come e quando fare la vaccinazione antipneumococcica.
Un gesto semplice per proteggere i tuoi polmoni e molto di più.

Perché è importante dopo i 65 anni?

Il COVID-19 ha colpito in modo particolarmente grave le persone anziane e con patologie croniche.
Anche se oggi il virus circola meno rispetto al passato, continua a rappresentare un rischio per chi ha più di 65 anni, soprattutto in presenza di altre malattie.
La vaccinazione anti-COVID-19 resta una misura fondamentale di prevenzione ed è raccomandata e gratuita per tutti gli over 65.

Chi dovrebbe vaccinarsi?

Tutti gli adulti di età pari o superiore a 65 anni.
È particolarmente raccomandata se si hanno:
malattie cardiovascolari o respiratorie
diabete
tumori o condizioni che riducono le difese immunitarie
insufficienza renale o epatica
obesità o altre condizioni croniche

Quando si fa?

È raccomandata una dose di richiamo all’anno, in autunno, in concomitanza con la campagna vaccinale contro l’influenza.

Quale vaccino viene utilizzato?

Vengono utilizzati vaccini aggiornati per le varianti in circolazione, basati su tecnologia mRNA o proteica, approvati dalle autorità sanitarie europee.
Il tuo medico saprà indicarti quale vaccino è disponibile e più adatto a te.

Dove si fa il vaccino?

Puoi ricevere la vaccinazione:
dal tuo Medico di Medicina Generale
presso i Servizi vaccinali della ASL
in farmacia, dove previsto

È sicuro?

Sì. I vaccini anti-COVID-19 sono sicuri e sottoposti a rigorosi controlli.
Gli effetti collaterali più comuni sono lievi e transitori: dolore al braccio, mal di testa, stanchezza o febbricola per uno o due giorni.

Lo sapevi?

Dopo i 65 anni, il rischio di forme gravi e ricoveri da COVID-19 è più alto.
Anche se si è già avuta l’infezione, il vaccino aiuta a rinforzare la protezione.
Il richiamo annuale protegge meglio contro le varianti attualmente circolanti.

In breve

Età consigliata: dai 65 anni in su
Frequenza: una dose all’anno
Periodo migliore: autunno (ottobre-dicembre)
Dove si fa: MMG, ASL, farmacia
Costo: gratuito

Parla con il tuo medico!

Chiedi al tuo Medico di Famiglia quando è prevista la prossima dose di richiamo anti-COVID-19.
Un richiamo semplice, una protezione in più.

Perché è importante dopo i 65 anni?

La protezione contro alcune malattie infettive come il tetano, la difterite e la pertosse può diminuire con il passare degli anni.
Il richiamo con il vaccino dTpa aiuta a mantenere alta l’immunità e a prevenire forme gravi di malattia, soprattutto nei soggetti anziani e in presenza di condizioni croniche.
La vaccinazione dTpa è raccomandata e gratuita ogni 10 anni per tutti gli adulti, inclusi gli over 65.

Chi dovrebbe vaccinarsi?

Tutti gli adulti, ogni 10 anni.
È particolarmente utile se si vive a contatto con neonati (per protezione indiretta dalla pertosse) o se si è soggetti a rischio tetano.

Quando si fa?

Il richiamo va effettuato ogni 10 anni. Se non ricordi l’ultima somministrazione, chiedi al tuo medico di verificare la tua storia vaccinale.

Quale vaccino viene utilizzato?

Il vaccino utilizzato è il dTpa, che protegge contemporaneamente da difterite, tetano e pertosse.
Si somministra in un’unica dose per via intramuscolare.

Dove si fa il vaccino?

Puoi ricevere la vaccinazione:
dal tuo Medico di Medicina Generale
presso i Servizi vaccinali della ASL

È sicuro?

Sì. Il vaccino dTpa è sicuro e ben tollerato.
Gli effetti collaterali più comuni sono dolore al braccio, arrossamento nel punto dell’iniezione o lieve febbre.

Lo sapevi?

Il tetano è una malattia potenzialmente letale, ancora presente nel nostro Paese.
La pertosse, se contratta da adulti, può causare tosse persistente e debilitante per settimane.
Il richiamo dTpa è uno dei vaccini più trascurati, ma anche tra i più efficaci nel prevenire malattie evitabili.

In breve

Età consigliata: dai 65 anni in su
Frequenza: ogni 10 anni
Periodo migliore: tutto l’anno
Dove si fa: MMG, ASL
Costo: gratuito

Parla con il tuo medico!

Chiedi al tuo Medico di Famiglia se è il momento di fare il richiamo del vaccino dTpa.
Un piccolo promemoria per una grande protezione.

Storie & Ispirazioni: racconti autentici e testimonianze quotidiane

Piccoli cambiamenti, grandi passi avanti

Muoversi di più, mangiare meglio, fare prevenzione, restare attivi e connessi con gli altri: non sono solo consigli. Sono scelte di vita possibili, a ogni età. In questa sezione raccogliamo le storie vere di persone che, dopo i 65 anni, hanno deciso di fare un passo in più per il proprio benessere.

Sono racconti semplici, autentici, che parlano di coraggio quotidiano, scoperta, relazioni, piccoli traguardi. C’è chi ha iniziato a camminare, chi ha riscoperto il ballo, chi ha fatto prevenzione o ha cambiato abitudini con l’aiuto del medico.

Perché ogni passo conta — anche quello che parte da una chiacchierata in ambulatorio o da un volantino letto per caso.

Chi sei?
Mi chiamo Giacomo, ho 69 anni. Fino a qualche anno fa lavoravo come tecnico in una scuola superiore. Vivo a Lecce con mia moglie.

Com’era la tua vita prima del cambiamento?
Quando sono andato in pensione, all’inizio è stato uno shock. Pensavo di rilassarmi, ma in realtà mi sentivo spento, un po’ triste, senza voglia di fare nulla. Mangiavo di più, dormivo male, mi sentivo appesantito e inutile.

Cosa ti ha fatto cambiare?
Un giorno, durante una visita di controllo, il mio medico mi ha guardato e mi ha detto: “Perché non inizi a camminare un po’ ogni giorno? Solo per provare, senza fretta.” Quella frase me la sono portata a casa.

Cosa hai fatto concretamente?
Il primo giorno ho fatto due giri dell’isolato. Sembrava poco, ma per me era un inizio. Ho continuato ogni giorno, sempre alla stessa ora, e poco a poco ho allungato i percorsi. Ho perso peso, mi è tornata la voglia di fare. Dopo sei mesi camminavo un’ora al giorno. Tre anni dopo, ho deciso di affrontare il Cammino di Santiago. 200 chilometri a piedi. Una delle esperienze più belle della mia vita.

Come ti senti oggi?
Mi sento vivo. Camminare mi ha rimesso in moto: le gambe, la testa e anche il cuore. Ora non riesco a stare fermo. Ogni giorno ho il mio “appuntamento con la strada”. E ho ricominciato a sorridere.

Un consiglio a chi ha la tua età
Non aspettare di sentirti male per fare qualcosa. Inizia a camminare. Anche solo per dieci minuti. È un piccolo passo che cambia tutto

Chi sei?
Mi chiamo Teresa, ho 66 anni. Faccio la catechista nella mia parrocchia da sempre. Vivo a Taranto, sono vedova da qualche anno e ho due nipotini che adoro.

Com’era la tua vita prima del cambiamento?
Dopo la pensione ho continuato a seguire la parrocchia, ma il mio corpo iniziava a darmi segnali. Avevo dolori alle spalle, equilibrio incerto, ero sempre stanca. Mi dicevo che era l’età, che bastava stare attenta. Ma mi sentivo fragile.

Cosa ti ha fatto cambiare?
Un giorno, durante un incontro in parrocchia, è intervenuto un medico che parlava di prevenzione. Diceva che muoversi aiuta la mente, la memoria, anche la fede! La settimana dopo ho visto un corso di Tai Chi in un centro vicino. Mi sono detta: proviamo.

Cosa hai fatto concretamente?
Ho iniziato il corso, anche se mi sentivo un po’ fuori posto. Ma dopo le prime lezioni mi sono sentita meglio. Ho scoperto che il Tai Chi è lento, dolce, ma profondo. Migliora l’equilibrio, la postura, la respirazione. E poi si chiacchiera, si ride. Non ho mai smesso di frequentare la Chiesa, anzi: mi sento più presente, più viva.

Come ti senti oggi?
Mi sento più sicura di me. Cammino meglio, ho meno paura di cadere, mi sento più in contatto con il mio corpo. Anche la memoria va meglio. È come se avessi ritrovato il mio ritmo. Non ho smesso di fare la catechista, ma ora ho aggiunto qualcosa per me.

Un consiglio a chi ha la tua età
Non pensare che il movimento sia solo per i giovani. C’è un’attività per ognuno. Anche lenta, anche piccola. Ma fatta con costanza. E con il sorriso.

Chi siete?
Siamo Nicola e Giuseppina, sposati da 45 anni. Viviamo a Brindisi. Io (Nicola) facevo l’elettricista, lei (Giuseppina) lavorava in una mensa scolastica. Ora siamo entrambi in pensione, con tanto tempo libero… che prima non sapevamo bene come riempire.

Com’era la vostra vita prima del cambiamento?
All’inizio della pensione ci siamo “seduti”: tv, divano, mangiate in compagnia. Io avevo preso peso, Giuseppina si lamentava per le gambe gonfie e la stanchezza. Il nostro medico ci aveva detto più volte di muoverci, ma ci sembrava una noia.

Cosa vi ha fatto cambiare?
Un giorno abbiamo visto un volantino di “balli di gruppo per over 65” nel centro sociale del quartiere. Io ho scherzato: “Se vinciamo una coppa, cucini tu per una settimana!”. Lei ha risposto: “Affare fatto”.

Cosa avete fatto concretamente?
Ci siamo iscritti e non abbiamo più smesso. Due volte a settimana andavamo a ballare. All’inizio sbagliavamo tutti i passi, poi ci siamo appassionati. Abbiamo ritrovato il ritmo, il fiato, anche la voglia di prenderci in giro. Dopo un anno, abbiamo partecipato a una piccola gara regionale… e abbiamo vinto il primo posto nella categoria senior!

Come vi sentite oggi?
Leggeri, felici, vivi. Nicola ha perso 8 kg, io (Giuseppina) ho la pressione più bassa e non prendo più diuretici. Abbiamo fatto nuove amicizie, ridiamo più spesso e ci teniamo compagnia ballando anche a casa. Il lunedì è “serata liscio”.

Un consiglio a chi ha la vostra età
Non è mai troppo tardi per scoprire qualcosa di nuovo. Trovate un’attività che vi faccia sorridere. Ballare è movimento, ma anche relazione, memoria, cuore. E il primo premio è sentirsi bene insieme.

Piccoli cambiamenti, grandi passi avanti

Muoversi di più, mangiare meglio, fare prevenzione, restare attivi e connessi con gli altri: non sono solo consigli. Sono scelte di vita possibili, a ogni età. In questa sezione raccogliamo le storie vere di persone che, dopo i 65 anni, hanno deciso di fare un passo in più per il proprio benessere.

Sono racconti semplici, autentici, che parlano di coraggio quotidiano, scoperta, relazioni, piccoli traguardi. C’è chi ha iniziato a camminare, chi ha riscoperto il ballo, chi ha fatto prevenzione o ha cambiato abitudini con l’aiuto del medico.

Perché ogni passo conta — anche quello che parte da una chiacchierata in ambulatorio o da un volantino letto per caso.

Chi sei?
Mi chiamo Giacomo, ho 69 anni. Fino a qualche anno fa lavoravo come tecnico in una scuola superiore. Vivo a Lecce con mia moglie.

Com’era la tua vita prima del cambiamento?
Quando sono andato in pensione, all’inizio è stato uno shock. Pensavo di rilassarmi, ma in realtà mi sentivo spento, un po’ triste, senza voglia di fare nulla. Mangiavo di più, dormivo male, mi sentivo appesantito e inutile.

Cosa ti ha fatto cambiare?
Un giorno, durante una visita di controllo, il mio medico mi ha guardato e mi ha detto: “Perché non inizi a camminare un po’ ogni giorno? Solo per provare, senza fretta.” Quella frase me la sono portata a casa.

Cosa hai fatto concretamente?
Il primo giorno ho fatto due giri dell’isolato. Sembrava poco, ma per me era un inizio. Ho continuato ogni giorno, sempre alla stessa ora, e poco a poco ho allungato i percorsi. Ho perso peso, mi è tornata la voglia di fare. Dopo sei mesi camminavo un’ora al giorno. Tre anni dopo, ho deciso di affrontare il Cammino di Santiago. 200 chilometri a piedi. Una delle esperienze più belle della mia vita.

Come ti senti oggi?
Mi sento vivo. Camminare mi ha rimesso in moto: le gambe, la testa e anche il cuore. Ora non riesco a stare fermo. Ogni giorno ho il mio “appuntamento con la strada”. E ho ricominciato a sorridere.

Un consiglio a chi ha la tua età
Non aspettare di sentirti male per fare qualcosa. Inizia a camminare. Anche solo per dieci minuti. È un piccolo passo che cambia tutto

Chi sei?
Mi chiamo Teresa, ho 66 anni. Faccio la catechista nella mia parrocchia da sempre. Vivo a Taranto, sono vedova da qualche anno e ho due nipotini che adoro.

Com’era la tua vita prima del cambiamento?
Dopo la pensione ho continuato a seguire la parrocchia, ma il mio corpo iniziava a darmi segnali. Avevo dolori alle spalle, equilibrio incerto, ero sempre stanca. Mi dicevo che era l’età, che bastava stare attenta. Ma mi sentivo fragile.

Cosa ti ha fatto cambiare?
Un giorno, durante un incontro in parrocchia, è intervenuto un medico che parlava di prevenzione. Diceva che muoversi aiuta la mente, la memoria, anche la fede! La settimana dopo ho visto un corso di Tai Chi in un centro vicino. Mi sono detta: proviamo.

Cosa hai fatto concretamente?
Ho iniziato il corso, anche se mi sentivo un po’ fuori posto. Ma dopo le prime lezioni mi sono sentita meglio. Ho scoperto che il Tai Chi è lento, dolce, ma profondo. Migliora l’equilibrio, la postura, la respirazione. E poi si chiacchiera, si ride. Non ho mai smesso di frequentare la Chiesa, anzi: mi sento più presente, più viva.

Come ti senti oggi?
Mi sento più sicura di me. Cammino meglio, ho meno paura di cadere, mi sento più in contatto con il mio corpo. Anche la memoria va meglio. È come se avessi ritrovato il mio ritmo. Non ho smesso di fare la catechista, ma ora ho aggiunto qualcosa per me.

Un consiglio a chi ha la tua età
Non pensare che il movimento sia solo per i giovani. C’è un’attività per ognuno. Anche lenta, anche piccola. Ma fatta con costanza. E con il sorriso.

Chi siete?
Siamo Nicola e Giuseppina, sposati da 45 anni. Viviamo a Brindisi. Io (Nicola) facevo l’elettricista, lei (Giuseppina) lavorava in una mensa scolastica. Ora siamo entrambi in pensione, con tanto tempo libero… che prima non sapevamo bene come riempire.

Com’era la vostra vita prima del cambiamento?
All’inizio della pensione ci siamo “seduti”: tv, divano, mangiate in compagnia. Io avevo preso peso, Giuseppina si lamentava per le gambe gonfie e la stanchezza. Il nostro medico ci aveva detto più volte di muoverci, ma ci sembrava una noia.

Cosa vi ha fatto cambiare?
Un giorno abbiamo visto un volantino di “balli di gruppo per over 65” nel centro sociale del quartiere. Io ho scherzato: “Se vinciamo una coppa, cucini tu per una settimana!”. Lei ha risposto: “Affare fatto”.

Cosa avete fatto concretamente?
Ci siamo iscritti e non abbiamo più smesso. Due volte a settimana andavamo a ballare. All’inizio sbagliavamo tutti i passi, poi ci siamo appassionati. Abbiamo ritrovato il ritmo, il fiato, anche la voglia di prenderci in giro. Dopo un anno, abbiamo partecipato a una piccola gara regionale… e abbiamo vinto il primo posto nella categoria senior!

Come vi sentite oggi?
Leggeri, felici, vivi. Nicola ha perso 8 kg, io (Giuseppina) ho la pressione più bassa e non prendo più diuretici. Abbiamo fatto nuove amicizie, ridiamo più spesso e ci teniamo compagnia ballando anche a casa. Il lunedì è “serata liscio”.

Un consiglio a chi ha la vostra età
Non è mai troppo tardi per scoprire qualcosa di nuovo. Trovate un’attività che vi faccia sorridere. Ballare è movimento, ma anche relazione, memoria, cuore. E il primo premio è sentirsi bene insieme.

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